lunedì, maggio 28, 2007

We are the World

me l'aveva segnalato tempo fa Davide....è stupendo!!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHA!!!



e non poteva mancare la versione orientale....ahahahaAHAHAHAHAHAHHAHAHA!!!

mercoledì, maggio 23, 2007

Nuove illustrazioni storiche

Quelle che seguono sono delle prove di illustrazioni storiche in b/n di due diversi soggetti, Garibaldi e l'uomo di Neandertal.




Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini



E si va avanti:)

Oggi ho avuto la conferma ufficiale che l'avventura con la Banca Anton Veneta andrà avanti e che nuove strisce del personaggio creato da Manfredi Toraldo, disegnato da me e colorato da Davide Amici, usciranno ancora, nei prossimi mesi, sulle pagine della rivista Clubba Magazine.
Bene!!:D

Il personaggio Carlo Lorenzini, è un investigatore privato che si occupa di casi un po' bizzarri e... tiene sotto controllo i classici della letteratura che vivono tra noi!Quando i personaggi in questione si lasciano andare alle loro esasperate manìe,l'investigatore Carlo Lorenzini interviene a sistemare le cose e, come scrive lo stesso Manfredi nella presentazione:"Ha preso il nome del suo creatore e ha messo in piedi un'agenzia investigativa, non è più un burattino ma nemmeno un bambino vero,adesso è cresciuto!"

Le prime storie pubblicate le potete trovare all'indirizzo:



http://www.clubbamagazine.it/page.php?curr=8&arg=14

domenica, maggio 20, 2007

ecco cosa accade...

...alle bambole puttane che lavorano alle spalle e tessono piccole e laboriose tramine di bugie... e succhiano e approfittano quanto più possono e a piene bracciate alle spalle di persone che le credevano sincere. Perchè le bambole puttane sanno farsi credere sincere, sanno quando è meglio usare la lacrima, sanno come convincere e come imbrogliare... fin quando non si scoprono...
ma la bambola puttana deve stare attenta a dire troppe bugie...

mercoledì, maggio 16, 2007

Petizione per salvare Prezzemolo

Sul forum di Comicus (http://www.comicus.it) apprendo la notizia della chiusura di Prezzemolo, la testata fumetti creata sul personaggio mascotte del parco divertimenti di Gardaland. Io l'ho firmata.
NOn sono una lettrice di Prezzemolo è vero, però è un fumetto che so essere di buona qualità e curato da 10 anni e che da lavoro a parecchie persone nonchè giovani che si affacciano al mondo del fumetto. E' una testata che vende e non è giusto chiuderla. Quindi per solidarietà professionale nei confronti degli autori, giro anche a voi il testo trovato sul blog di Medda in cui viene spiegata meglio la situazione e in cui potrete trovar il link per firmare la petizione.

Nel 2007 il parco divertimenti di Gardaland cambia proprietario. La nuova proprietà è l’inglese Merlin, e una delle prime decisioni che prende è eliminare l’albo a fumetti sulla mascotte di Gardaland, il draghetto Prezzemolo.
Non che il personaggio non riscuota l’apprezzamento del pubblico - la sua serie animata su Italia 1 è arrivata alla terza replica - ma, ahimé, il medium fumetto è reputato dalla nuova dirigenza “obsoleto”.

Prezzemolo chiude dopo dieci anni di pubblicazioni. Su internet, nei forum fumettistici, la notizia non desta un centesimo dell’indignazione che susciterebbe un refuso su un albo di Alan Moore. Anzi, diciamo che scivola via praticamente inosservata, nonostante l’accorato appello di Lorenzo De Pretto, autore di Prezzemolo con Giuseppe Ferrario, sul sito AF News.

A quanto pare, al di fuori del regno fatato di Gardaland Prezzemolo non esiste. Non esiste nonostante una tiratura di 35.000 copie a numero, e nonostante la testata si regga sul lavoro di più di una trentina di autori.

Poco importa che Prezzemolo sia a tutti gli effetti un albo a fumetti confezionato con tutti i crismi della professionalità. Per il pubblico dei superappassionati di fumetti, quelli che danno vita a forum e newsgroup in Rete, Prezzemolo ha la consistenza di un fantasma: una entità misteriosa che forse esiste, forse no, e in ogni caso non fa parte della nostra dimensione.

Perché? Il primo motivo che viene in mente è che - anche se a volte non si direbbe - il fandom è un mondo di adulti, e Prezzemolo è pensato per un pubblico infantile.
E intendiamoci, per un adulto non leggere Prezzemolo è più che legittimo. Non lo leggo neanch’io, in effetti. Ma sospetto che tutta questa indifferenza per il draghetto di Gardaland non sia una semplice questione di età anagrafica, e forse nemmeno di gusti estetici.

La mia sensazione è che Prezzemolo sia rimosso perché suscita nei fumettofili “duri & puri” (compresi quelli che scrivono su siti con ambizioni enciclopediche) sensazioni spiacevoli, e deve espiare le sue colpe.

Quali sono queste colpe? Semplice. Prezzemolo è un personaggio company owned, nato e realizzato su commissione, per scopi meramente commerciali. In principio non era neanche il personaggio di un fumetto, era un marchio. Quindi, non cambierà la storia del medium. Non diventerà un oggetto di culto generazionale. Non nobiliterà gli scaffali di nessuna libreria come potrebbe fare un volume di Sandman o di Corto Maltese. Nessuna delle sue storie porterà gli autori sul podio a Lucca o al Comicon, né sarà ristampata da Einaudi accanto alle opere di Pratt, Magnus, Pazienza.

La colpa di Prezzemolo è ricordare che il lavoro degli autori del fumetto non è quello favoleggiato in Rete, avvolto da una mitologia di bassa lega di derivazione rockettara, fatta di compiaciute dichiarazioni di intenti e di sparate provocatorie.

Prezzemolo ricorda oltraggiosamente all’appassionato/aspirante autore che il lavoro dell’autore di fumetti è spesso e prima di tutto - chi l’avrebbe mai detto? - un lavoro.

Un lavoro oscuro, lontano dai riflettori. Soggetto a numerose limitazioni nei contenuti e nella grafica. E, diciamo la verità, non esattamente ben pagato.

Meglio cacciare il fantasma, allora. Meglio rimuoverlo. A tutti i livelli. Meglio far finta che l’unica gavetta possibile per un aspirante autore sia quella dell’autoproduzione, sempre nobile ipso facto, perché scaturita da creatività genuina, dalla “passione”; una creatività libera dai vincoli del lurido, bieco “mercato”. E soprattutto - ma questo non si dice a voce alta - libera dal confronto con la professionalità.

Scrive Lorenzo De Pretto, comprensibilmente amareggiato: Non abbiamo mai detto “Non parlate mai di noi (autori, ndr)”. Piuttosto, lo ammetto, abbiamo pensato “Ma perché non parlano mai di Prezzemolo?”. In undici anni di edicola ci sarebbero stati più utili dei consigli e qualche incoraggiamento (visto che facevamo pubblicare anche tanti giovani autori) piuttosto che la totale indifferenza, che non è mai costruttiva.

E già. Perché occupare prezioso spazio web per recensire un albo di Prezzemolo? A chi interessa sapere chi lo scrive e chi lo disegna? Ovviamente, un volume di Wolverine offre maggiori appigli all’approfondimento critico (“Son of a bitch... SNIKT!”), così come l’intervista all’ultimo giovane eroe dell’autoproduzione (“I miei modelli sono Alan Moore e Jiro Taniguchi/ ormai la qualità di Dylan Dog è calata/ Il futuro è in Francia”, etc. etc.).

Comunque sia, per fortuna non è sempre vero che l’indifferenza uccide. Prezzemolo continua a vivere al di fuori del fumetto, nei cartoni animati e negli altri progetti che lo riguardano.

E rimane uno spazio anche per tentare di salvare la pubblicazione. Il sito non ufficiale di Gardaland ha promosso una petizione on line su petition on line, all’indirizzo


http://www.PetitionOnline.com/prezzy1/


Per saperne di più c'è il sito non ufficiale di Gardaland, che dedica ampio spazio a Prezzemolo: http://www.gardalandtribe.com/

venerdì, maggio 11, 2007

WiMax....non ne ero a conoscenza!

WiMAX, acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access, è una tecnologia che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili (BWA - Broadband Wireless Access). L'acronimo è stato definito da WiMAX Forum, consorzio formato da più di 300 aziende, il cui scopo è sviluppare, supervisionare, promuovere e testare la interoperabilità di sistemi basati sullo standard IEEE 802.16, conosciuto anche come WirelessMAN (wireless metropolitan area network). Il WiMAX Forum si è formato nel Giugno 2001.

e ancora:

WiMAX ha un potenziale tale da consentire di allargare a molti milioni gli accessi ad Internet senza fili, proprio per il basso costo e la relativa facilità di implementazione della struttura: la copertura senza fili di WiMAX si misura in km∑, mentre la copertura Wi-Fi viene misurata in decine di m∑. Per questo motivo è una tecnologia che dovrebbe ridurre il digital divide. Le stazioni-base WiMAX dovrebbero riuscire a coprire intere aree metropolitane ( una stazione base WiMAX potrebbe irraggiare connessioni Internet ad alta velocità verso abitazioni e aziende per un raggio di circa 50 km / 31 miglia) collocando ciascuna area entro una WirelessMAN e consentendo che all'interno di questa si realizzi una vera mobilità senza fili. I proponenti sperano che questa tecnologia nel giro di pochi anni venga adottata anche per i computer portatili e per i PDA(palmari). Occorre però precisare che il vero roaming a banda larga di tipo cellulare senza fili si baserà sullo standard 802.20, peraltro compatibile con WiMAX.

Sempre grazie a Wikipedia e leggendo di questa tecnologia WiMAX, conosco nuovi termini come:
Roaming: il roaming (Rintracciabilità nel territorio) identifica nelle reti telematiche e di telecomunicazione un insieme di normative e di apparecchiature che permettono di mettere in comunicazione due o più reti distinte.
Digital Divided: divario digitale detto anche DD, si intende il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (Internet, Computer) presenti nel mondo, e chi non può farlo per motivi diversi come reddito insufficiente, ignoranza, assenza di infrastrutture (come nel caso dei paesi in via sviluppo).

Il WiMax, è un sistema fighissimo che consente di far collegare in rete migliaia di utenti senza che questi siano abbonati a nulla, un servizio per i cittadini ad esempio se è il comune a installarlo, oppure un servizio per i clienti nel caso fosse il centro commerciale il proprietario di tale tecnologia. Un modo per far arrivare a tutti la possibilità di collegarsi in rete senza passare per abbonamenti davvero costosi. Perchè internet costa.
Io non credevo potesse esistere una tale cosa, non mi sembrava possibile perchè..perchè non lo so, accidenti! il mio cervellone elaborava semplicemnete dati sbagliati come: internet si paga,è un servizio che fanno pagare quindi in una certa musura ci saranno dei costi, i servizi si pagano... l'ADSL costa e FASTWEB costa ancora di più, è un tecnologia che rientra nei beni di lusso...sicuramente non sarà legale mettere un'antenna per far collegare utenti occasionali.
E' un errore, un errore colossale vedere tutta la faccenda da questo lato e cioè dal lato dell'azienda che offre il servizio di telecomunicazione. Perchè la verità è che internet è fonte di informazione,è conoscenza e come tale deve essere accessibile a tutti, in qualsiasi momento, non centra un cazzo il bene di lusso. Io pago uno sproposito con FASTWEB per avere l'ADSL 24 ore su 24, mentre in altri paesi sembra che questo sia già da tempo un servizio offerto ai clienti di determinati centri commerciali.Questi clienti si mettono tranquilli al bar a bere una cazzata e con il loro portatilino sfruttano la possibilità di connettersi in rete gratis.
Bè, che dire... buona a sapersi!

Ora non resta che farlo sapere pure al comune di Voghera!

lunedì, maggio 07, 2007

Foto horror!

Posto alcune foto scattate venerdì sera nella cantina di casa mia... è bastata una maschera antigas comprata anni fa ad un mercatino dell'usato ed una mannaia vecchia e arrugginita (oltre che una bella virata del colore) per raggiungere un effetto modi remake del film "NOn aprite quella Porta".
Ovviamente un bel grazie va al modello che si è perfettamente impersonato nella parte!!!eheheh!!





mercoledì, maggio 02, 2007

Lavori in corso

Per cause di lavoro, di tempo e (soprattutto) di testa:) il blog rimarrà chiuso per un po'.
NOn appena avrò del materiale nuovo, del materiale che mi soddisfa lo posterò.

ciao

laura