mercoledì, ottobre 16, 2013

#Alfano ospite a "Porta a Porta"

Alfano, un uomo tutto d'un pezzo, un uomo che non "le manda a dire" ospite da Bruno Vespa alla trasmissione Porta a porta.

sabato, ottobre 12, 2013

Campeggio #NoTav di #Chiomonte

3 Settembre 2013.

Ad illustrare le pagine del mio blog, questa mattina, sono le bellissime e realistiche matite di Simone Delladio realizzate presso il presidio #NoTav di Chiomonte in #ValSusa.


Mentre io mi concentravo a disegnare i ragazzi delle scuole siperiori ascoltando i loro discorsi e viaggiando tra i ricordi di quell'irripetibile età rappresentata dai 18 anni, Simone riprendeva l'angolo dedicato alla raccolta differenziata, fatta con rigore anche in un luogo poco comodo come questo presidio.
Per chi non fosse mai stato al presidio di Chiomonte, sappiate che non è proprio attaccato ad un centro abitato, ma è a valle, vicino al fiume, ed i cassonetti dell'immondizia è più facile raggiungerli in macchina piuttosto che facendo la lunga salita a piedi. Specialmente quando si deve buttare il vetro o i rifiuti non reciclabili.
Ogni presidio NoTav ha un posto dedicato ai rifiuti differenziati.


Ancora Simone alle matite: l'immagine che vedete ritrae perfettamente l'angolo cottura e la cucina  del campeggio in #Clarea, l'area recintata e militarizzata del cantiere dove, unici a muoversi e lavorare, sono appunto i militari, i carabinieri e la polizia. La famosa "Talpa", la gigantesca trivella portata a pezzi al cantiere, sta bene al coperto in un capannone.
Ricordo anche qui la notizia poco citata dalla stampa nazionale, secondo cui la Francia ha rimandato al 2030 i lavori per lo scavo del tunnel Torino-Lione. In parole povere, non si capisce cosa stiano ancora facendo tutti i militari in Val Susa.

 Il presidio in Clarea è stato tolto quella domenica stessa in previsione del freddo invernale; era contenuto di proporzioni ma non mancava nulla.
Alle 15 circa, arrivati dopo una passeggiata nelle vicinanze dei cancelli, siamo stati accolti da una pentolona di polenta gialla cotta su una grande pietra piatta tipica del posto e chiamata losa. Sempre sulla pietra, è stata cotta la carne per i carnivori, mentre i vegetariani come me hanno potuto banchettare con polenta e sugo di funghi! Non a caso infatti capita di incontrare compagni che si lamentino dei chili presi in queste giornate! :D

Finito di mangiare, io e Simone abbiamo continuato a disegnare e stare insieme agli altri nel fresco del bosco.

giovedì, ottobre 10, 2013

Assemblea #NoTav a #Bussoleno

Venerdì 6 Settembre 2013.

Pubblico con poco più di un mese di  ritardo i disegni della serata a Bussoleno, grazie al mio "sempre presente" problema: l'assenza di tempo! (ben inteso: sono consapevole che il problema non riguardi solo me)
Ma come fanno alcun* a fare "tutto", dal lavoro, alle faccende di casa+spesa+pulizie e lavaggi indumenti, dedicandosi pure agli hobby e tenendosi del tempo per lo sport?! Io questa sera non sono nemmeno andata a correre pur di risicare altro tempo alle mie faccende... bah! Non me ne capacito!

E veniamo a noi :)

Le tre pagine che qui pubblicherò le ho disegnate venerdì 6 Settembre ad una assemblea NoTav presso il Centro Polivalente di Bussoleno. 
La serata cominciava alle 21 ma, a causa del lavoro e della mia capacità di ritardare sempre e comunque, sono riuscita a parcheggiare alle 22:40 davanti al centro. 
Ricordo, a darmi il benvenuto in valle, una bella pioggia battente.

Appena parcheggiata la macchina, ero alla ricerca di un ombrello nel bagagliaio quando mi si avvicina un signore e mi dice di stare attenta alla macchina, perché: "a Bussoleno c'è qualcuno che buca le gomme dei NoTav". Io sgrano gli occhi e chiedo: "Mi conviene spostare il veicolo altrove?" Il signore, gentilmente, mi risponde che è meglio lì davanti perché ci sono loro a sorvegliare, a turno.

Vengo poi a sapere che ad essere prese di mira sono le macchine che espongono simboli NoTav. Da vigliacca penso: "io non ho esposto nulla..." e anche questa volta il movimento mi dà una lezione e mi fa pensare che si è arrivati al punto di non essere nemmeno più liberi di dimenticare un foulard o una bandiera NoTav in auto senza rischiare di incorrere in atti vandalici. Vengo a sapere che Nicoletta Dosio, una delle esponenti del movimento, non sistema quasi più la sua macchina tante sono le volte che le hanno bucato le ruote o le hanno rigato la carrozzeria.
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Il punto vero, è che nessuno di loro si lascia intimorire, anzi, organizzano turni per cercare di tenere alla larga i vandali. 
Come sempre, l'unione fa la forza.


All'interno, il centro polivalente è gremito di persone che ascoltano racconti, esperienze personali e idee per nuove manifestazioni. Molto interessante il racconto di Mimmo riguardo la sua avventura in Puglia, avventura che racconterò più avanti in un post tutto dedicato a lui.

A parlare sul palchetto si avvicendano diversi membri del gruppo per fare il punto della situazione, come la signora appartenente al gruppo dei cattolici NoTav che tutti i giorni vanno in Clarea a pregare, oppure Alberto Perino, o ancora Marco Scibona, senatore del Movimento 5 Stelle, il quale racconta la sua ultima esperienza all'interno del cantiere per monitorarne i lavori.
Io cerco di ascoltare e intanto disegno.
Più di uno, incuriosito dal quadernetto nero, ogni tanto mi appare alle spalle a sbirciare e capire che combino.

 

Trovo particolarmente toccante l'intervento della mamma di Carlo Giuliani che siede vicino a me con un cagnolino al guinzaglio. Verso fine serata prende la parola sul palco complimentandosi con tutti per aver saputo rafforzare il movimento negli anni rendendolo più unito, malgrado gli attacchi della stampa e della politica lo volessero sgretolare con le continue accuse mediatiche. 
Accuse che però hanno funzionato col movimento no-global del G8 di Genova. 
Aggiunge che non le interessa che la stampa scriva di suo figlio come di un pericoloso aggressore, ma le dispiace constatare che tale accusa sia permeata nelle teste delle persone che in quei giorni erano presenti a Genova ed hanno visto coi loro occhi cosa accadeva. 
Le accuse sono riuscite a dividere il movimento no-global uccidendolo sul nascere, insinuando il dubbio tra i manifestanti che ci fossero dei delinquenti da arginare tra di loro. Il resto è facile da intuire.

E a proposito di G8 di Genova: nei giorni scorsi è stato condannato Massimo Pigozzi, agente genovese che partecipò alle torture nella caserma di Bolzaneto e negli anni successivi, non rimosso dal suo incarico come richiesto più e più volte dalle vittime, stuprò 4 donne in carcere. QUI l'articolo completo tratto dalle pagine de Il Fatto Quotidiano. 







lunedì, ottobre 07, 2013

Stufe #NoTav a risparmio energetico

Di seguito pubblico 4 pagine disegnate dopo aver costruito, quest'estate al campeggio di #Chiomonte, una stufa (in un solo pomeriggio!!) sotto la direzioni di un energico membro del movimento, nonché creatore (insieme ad altri ragazzi) dell'eco-villaggio artistico Le Trune in Val Susa.

La stufa l'abbiamo costruita interamente con elementi di recupero, pietre, terra, acqua e tanta fantasia! Mentre procedevamo nemmeno io credevo avrebbe funzionato, e invece... è stato stupendo accenderla e vedere che funzionava :D

Questo per dire che la si può costruire molto più bella se si ha il tempo, e la pazienza, di cercare materiali migliori per realizzarla.

Buona lettura e buon divertimento!






venerdì, ottobre 04, 2013

Empatia fra noi esseri viventi


Oggi voglio ricordare quelle povere persone morte da poche ore in mare e tutte quelle altre che, con tremendi sforzi, sono riuscite ad arrivare in Europa e che giorno dopo giorno, con tremendi sforzi, cercano di sopravvivere alla bene e meglio, alle volte senza concludere nulla.

Io sò pochissimo dell'immigrazione, ma sò che chi scappa dalla propria famiglia, dagli affetti e dagli amici, dal proprio paese e dalla quotidianità a cui è abituato fin da piccolo, non lo fa per burletta ma perché è disperato. E chi accetta di imbarcarsi su barconi improvvisati, stretto e incastrato in mezzo ad altri disperati, senza acqua, senza nulla, con figli alle volte, non lo fa per fare un torto a noi che viviamo in Europa, ma perché non ha altra scelta.

La disperazione merita molto rispetto e nessun uomo ne è immune, ricchissimo o povero che sia.

Ieri, in un breve intervento di Radio Popolare, hanno detto che è inutile scagliarsi contro gli scafisti, perché questi non sono altro che dei disperati, anch'essi in fuga, che accettando di guidare il barcone previo accordo di non pagarne il trasporto. Perché il viaggio costa molto.
Gli "scafisti", quindi, accettano di essere capitani del barcone perché magari sono pescatori e hanno qualche nozione rudimentale di come si viaggia in mare, ma il mare aperto è tutta un'altra cosa e spesse volte l'esito del viaggio non è positivo.
Lo spostamento poi, avviene spesso su ex barconi da pesca che invece di venire rottamati (rottamare ha un costo) vengono venduti per il trasporto di esseri viventi e i proprietari sono ben contenti che il mezzo superi le coste del paese in cui il mezzo è registrato, così da non essere riconosciuto e, ancora meglio, affondi in acque internazionali, così da non riportare nesuna rogna all'antico proprietario.

Le persone che scappano lo fanno perché nei loro paesi c'è la dittatura, la repressione, perché rischiano la galera e sanno cosa sono le torture... e scappano sapendo di lasciare la propria mamma, il proprio papà, fratelli o sorelle nelle stesse condizioni.

Cosa si prova a sapere che la propria mamma può essere oggetto di "attenzioni" da parte della polizia locale? Il mio cervello non mi dà risposte in tal senso e si rifiuta di immaginarlo, ma l'empatia con queste persone per me è forte.

Un articolo di ciò che è accaduto lo trovate QUI.

"L'aver viaggiato per 5 giorni in un vagone merci piombato è un'esperienza che non si dimentica"
Da un'intervista a Primo Levi.